Grid Parity 2 è la ESCO del Gruppo Kenergia – leader nazionale nell’Operation&Maintenance di impianti fotovoltaici – dedicata al mercato del prosuming. Nasce nel 2010 dalla partnership tra Kenergia e Brandoni Solare per soddisfare le richieste di realizzazione di piccoli impianti fotovoltaici. Nel 2014 con l’ingresso nella compagine di SIS Power Grid e l’acquisizione di ulteriori competenze ha riformulato la propria missione per ampliare l’ambito degli interventi all’intera gamma dell’energy management.
Oggi l’offerta è contraddistinta da un bouquet di servizi che alla progettazione e realizzazione “chiavi in mano” di impianti per la produzione di energia elettrica e termica, associa l’assistenza specialistica in campo normativo e fiscale, così da accompagnare i clienti nella scelta dell’assetto complessivamente più efficiente per la gestione dell’energia. Dall’assessment sui processi energivori alla progettazione e implementazione dei Sistemi Efficienti di Utenza o alle ottimizzazioni dei profili contrattuali con i fornitori di energie, GP2 si pone come partner ideale per l’Energy Management delle PMI, alle quali mette a disposizione professionalità di alto profilo, solitamente riservate alle sole imprese di grandi dimensioni.
PROGETTI E ATTIVITÀ
Oltre alla messa a punto e all’erogazione dei servizi specialistici che puntano a migliorare le performance tecnico-economiche dei vettori energetici, GP2 è sistematicamente coinvolta nei progetti speciali del Gruppo come soggetto che integra e completa verso il segmento “prosumer” le specifiche attività svolte dalla altre Società.
Il nuovo mercato dell’energia. Il nostro Gruppo, con competenze diversificate e via via integrate e irrobustite, si presenta oggi pronto ad affrontare il nuovo mercato nazionale dell’energia e dei servizi collegati.
L’arresto degli incentivi per le energie da fonti rinnovabili ha ridotto la potenza annua installata, ma l’innovazione tecnologica e lo sviluppo dei servizi possiedono le caratteristiche per promuovere il cambio di paradigma.
Tra i riferimenti principali vi è quello della Generazione Distribuita, recentemente regolamentato dall’AEEGSI anche con i SEU.
EU SmartGrids Project: la nuova strategia che integra ICT e sostenibilità
Assieme all’Agenda Digitale, SMARTGRIDS costituisce l’asse portante della strategia EU per la competitività e la crescita sostenibile.
A tutti gli effetti, il “Prosumer” diventa il soggetto destinatario degli interventi che da qui al 2030 rivoluzioneranno i giudizi di convenienza economica sull’assetto energetico di Famiglie Imprese ed Enti Pubblici.
È una delle componenti fondamentali della transizione verso politiche che puntano al raggiungimento di assetti rispettosi di nuove sensibilità espresse da un elettorato maggiormente consapevole dei “limiti dello sviluppo”. In altri termini si tratta di coniugare la dimensione sociale con quelle ambientale ed economica per giungere ad un ragionevole equilibrio tra istanze tra loro contrastanti.
UE, emissioni % di GHG al 2050
Grazie alle nuove tecnologie e alla luce della progressiva riduzione dei costi legati alla produzione di energia da fonti rinnovabili, il Parlamento e la Commissione Europea hanno stabilito obiettivi di drastica riduzione dell’uso di fonti fossili per unità di PIL, secondo una strategia che porterà nel 2050 alla contrazione dell’emissione di gas climalteranti dell’80% rispetto al 1990. Le tappe intermedie già condivise fissano detti valori a -20% nel 2020 e -40% nel 2030.
Fonte: UE, Roadmap 2050
Confronto fra l’energia del Sole e le altre fonti
L’opinione pubblica è poco informata su quale sia l’effettiva possibilità di sostituire le fonti fossili e il nucleare con fonti rinnovabili, ma i dati sono più che evidenti.
La radiazione solare che giunge sulla terraferma, l’energia del vento e quella ottenibile dalle biomasse, dal calore del sottosuolo, dalla caduta delle acque, dalle maree e dal moto ondoso ogni anno, anche se sfruttate solo per una frazione sono in grado di soddisfare più che largamente il fabbisogno globale annuo di energia per le attività poste in essere dall’uomo. Per contro l’ammontare di tutte le riserve di combustibili fossili e per il nucleare, sono sufficienti per pareggiare la domanda di energia soltanto per qualche decina di anni.
Fonti: DLR, IEA WEO, EPIA
Microgrids: il nuovo paradigma
Il modello di Generazione Distribuita si fonda anche sulla possibilità di stabilire delle reti di piccole dimensioni.
Le Microgrids poggiano su assetti proprietari che fanno capo a comunità locali e che trovano ragioni economiche nella definizione di aggregati consistenti dal punto di vista della governance e della partecipazione dei singoli prosumer.
Questi assetti sono già diffusi in altri Paesi UE e il modello ha assunto rilievo regolamentare degno di tutela, a motivo delle esternalità positive generate.
Fonte: European Smart Grids Technology Platform, European Commission
Active management
Uno dei progetti più ambiziosi promossi dalla Commissione Europea riguarda il recupero di efficienza connesso con una gestione intelligente di produzione, trasmissione, dispacciamento, distribuzione e consumi dell’energia elettrica, che contribuirà in maniera consistente a ridurre perdite e sprechi. L’impegno si rivolge alla messa a punto di regole e di strumenti operativi in grado di veicolare le informazioni necessarie a massimizzare la simultaneità delle varie fasi in cui si articola la filiera del sistema elettrico europeo.
Le tecnologie abilitanti e le buone pratiche. Oggi sono ampiamente disponibili strumenti per ridurre dell’80-90% – senza particolari problemi e con risultati economici certi – i consumi di energia per la gestione degli immobili o per sfruttarne le strutture a fini produttivi:
La sfida che i tecnici in possesso delle articolate competenze di Energy Management devono affrontare risiede nel cambio di cultura da promuovere presso le Imprese e le Amministrazioni
Necessità di un “APPROCCIO SMART”
Coloro che si confrontano oggi a qualsiasi livello con le tematiche inerenti l’energia, devono possedere competenze multidisciplinari in campi tradizionalmente diversi tra loro:
È indispensabile, insomma, un approccio interdisciplinare e spiccate capacità di project management, doti finora riservate solo alle grandi organizzazioni pubbliche e private.